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La Diversità, Qual è il suo Valore: Arricchisce o Allontana?

Oggi si parla tanto di diversità sotto diversi aspetti, sia culturale che sociale. Ma come viene intesa, e perché in alcuni casi viene percepita come minaccia?

La diversità viene definita come la negazione dell’identità, intesa sotto ogni ambito, sia culturale, politico e sociale che biologico e morale: si tratta di un concetto che sta alla base dell’esistenza umana e che è strettamente collegato a quello della individualità ed appartenenza.

Tale condizione dovrebbe essere vissuta come uno stimolo ed un’opportunità per creare un punto di contatto, in grado di arricchire il bagaglio culturale e psicologico degli individui che, sfruttando questa disparità, cercano un punto di fusione reciproco per ampliare i propri orizzonti senza pregiudizi di alcun genere.

Il diverso solitamente spaventa poiché pone di fronte a qualcosa di non catalogabile negli schemi del prevedibile e del consueto, contribuendo a porre numerosi interrogativi e sollevando incertezze.

L’omologazione rappresenta un modo piuttosto utile per rapportarsi ad un contesto sociale dove, essendo simili agli altri, si viene accettati senza troppi problemi, vivendo nella massa; condizione che non viene accettata da chi, al contrario, desidera distinguersi dagli altri.

Se uno è diverso è costretto a stare da solo

Tra le frasi sulla diversità, questa di Adolf Huxley esprime perfettamente il dualismo diversità-solitudine, una situazione che spesso si realizza e che condiziona notevolmente le scelte degli individui.

Pensando alle tendenze sessuali, il riferimento più evidente è quello agli omosessuali che, in quanto diversi, a volte sentono la necessità di isolarsi dal contesto sociale per vivere in solitudine il proprio status. Fare outing, infatti, viene considerato un atto di coraggio, che non sempre è reso possibile dalle circostanze.

In realtà la libertà d’azione che deve caratterizzare gli individui di qualsiasi società civile non sempre consente loro di vivere la diversità come una scelta, e non come una colpa.

Basti pensare alle persone diversamente abili, meglio conosciuti come portatori di handicap, i quali di solito rappresentano un problema in quanto suscitano imbarazzo e disagio in chi viene a contatto con loro.

Anche in queste circostanze la diversità costituisce un ostacolo e non uno stimolo per una conoscenza reciproca.

Riconoscere la diversità non è razzismo

Questa frase dello scrittore Giuseppe Pontiggia solleva una questione estremamente presente nella nostra società, quella del colore della pelle.

Chi non appartiene alla medesima etnia, ma sceglie di vivere insieme a persone diverse da lui, va inevitabilmente incontro ad una serie di problematiche di non facile risoluzione.

Spesso la diversità viene guardata con sospetto, poiché risveglia sentimenti di non appartenenza e quindi di antagonismo; fin dall’antichità, infatti, i non facenti parte del medesimo gruppo sociale erano considerati oppositori, e quindi individui da tenere lontano.

Quando c’è diversità, è presente anche varietà; questa frase rappresenta uno dei presupposti per interpretare al meglio il concetto di non-uguaglianza, che rende il mondo interessante per la sua eterogeneità.

Sono infiniti e diversi i modi di trascorrere la vita

Secondo la scrittrice Banana Yoshimoto la diversità deve essere uno stimolo per approcciarsi all’esistenza con una giusta disponibilità verso il possibile, associando questo concetto alle numerose potenzialità che, invece di spaventare, sono in grado di arricchire.

 “Il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità

La scrittrice Margaret Mazzantini, nel suo romanzo “Splendore”, tratta appunto il tema della diversità, ponendo l’accento sul valore quasi salvifico di tale condizione che, come afferma spesso nel libro, consente di raggiungere, anche se attraverso numerose sofferenze, il vero splendore.

Oltre agli scrittori sono molti anche gli artisti che hanno scelto di interpretare canzoni sulla diversità, come ad esempio Tiziano Ferro, un cantante che non ha avuto remore nell’esprimere la propria omosessualità, ha scritto numerosi brani su questo argomento, analizzandone gli aspetti anche più nascosti.

Ghali, con “Cara Italia”, Caparezza con “Vengo dalla luna”, Manu Chao con “Clandestino” e Ivano Fossati con “Mio fratello che guardi il mondo” si sono soffermati incece sulla tematica della diversità razziale, un argomento che, da sempre, si trova al centro di numerosi dibattiti.

Uguaglianze e Diversità

Nell’era della globalizzazione la diversità culturale viene vissuta, nella maggior parte dei casi, come un’incombente minaccia, mentre rappresenta un fondamentale elemento contro il rischio di un appiattimento intellettuale.

uguaglianze e diversità

La possibilità di non rinnegare la propria identità etnoculturale appare come una scelta obbligata per riconoscere la dignità degli individui, evitandone il livellamento globale.

Questo genere di diversità porta con sé il reale rischio di una invisibilità sociale poiché è risaputo che la società tende ad eliminare tutto quello che non si adegua alle scelte di massa. 

Pertanto chi affronta una strada culturalmente non aderente alle tendenze sociali (in tutti le sue possibili manifestazioni) può andare incontro ad una sorte di “ostracismo intellettuale”.

Le minoranze culturali perseguono solitamente l’obiettivo di raggiungere un’adeguata visibilità, che dovrebbe essere tipica di ogni società libera. Secondo tali presupposti, la diversità è ricchezza poiché offre l’opportunità di conoscere diverse stimolazioni, anche da parte delle organizzazioni “di nicchia”.

Spesso il concetto di diversità viene accomunato a quello di rinuncia in quanto le difficoltà che si incontrano nell’affrontare un percorso culturale non omologato costringe all’abbandono dei propri obiettivi. A tal riguardo basti pensare a tutti gli artisti che nel corso del tempo si sono visti negare qualsiasi riconoscimento perché troppo all’avanguardia, o comunque non in sintonia con le tendenze del momento.

La diversità sociale, così come quella culturale, rappresenta un punto cruciale della odierna società multietnica: secondo numerosi dati scientifici, la convivenza sociale con individui appartenenti a differenti etnie contribuisce a potenziare la creatività.

Il primo impatto a tale realtà non è sempre produttivo in quanto implica una comunicazione spesso difficoltosa, un certo disagio e una mancanza di fiducia, accompagnata da sospetto e timore, tutti atteggiamenti che contribuiscono ad aumentare i conflitti personali.

Superato questo approccio iniziale la diversità sociale è però in grado di modificare positivamente il modo di pensare e di agire, in relazione al fatto che differenti visioni della vita possono portare a sconosciute prospettive ed a migliori risultati.

Educare alla Diversità

Il concetto di diversità, tanto diffuso nella società attuale, implica numerose interpretazioni: nella vita infatti si può essere diversi per natura o per scelta personale.

educare alla diversità

Educare alla diversità significa spiegare tali differenze: è diverso per natura il disabile, l’omosessuale oppure chi appartiene ad un’etnia differente; mentre è diverso per scelta chi decide volontariamente di avere un aspetto particolare o di assumere comportamenti non omologabili, scegliendo un’esistenza fuori dagli schemi convenzionalmente ritenuti normali.

Il tema sulla diversità è strettamente collegato alle tradizioni, alla lingua e alla cultura degli individui, che ne vengono condizionati nelle relazioni interpersonali e nel comportamento verso i vari contesti sociali.

Il valore della diversità sta nel portare nuove conoscenze in grado di migliorare il proprio bagaglio culturale tramite un progressivo arricchimento intellettuale derivante da una produttiva curiosità (che non deve mai essere morbosa).

Felice chi è diverso, essendo diverso, ma guai a chi è diverso, essendo comune“.

Il poeta Sandro Penna, la cui estrema sofferenza derivante dalla sua diversità viene espressa magistralmente nelle opere da lui scritte, riassume in queste parole un concetto basilare.

Infatti la diversità spesso viene considerata una “moda” da seguire anche senza motivo e da chi non ne ha le competenze.

Educare alla diversità fin dall’infanzia significa anche spiegare il suo valore e soprattutto la necessaria coerenza; infatti tale condizione non deve mai venire sfruttata per utilitarismo oppure per secondi fini.

Diversità di Genere

Uniti nella diversità” è il motto che l’Unione Europea ha assunto per indicare il suo impegno a promuovere il rispetto e la considerazione per le diversità di vario tipo che caratterizzano il tessuto socio-culturale dei paesi.

diversità di genere

Secondo tale presupposto le collettività disponibili ad accettare anche i diversi, nel rispetto delle tradizioni e delle abitudini di vita, possono lavorare insieme a favore della pace.

Inizialmente proposto dagli studenti dei paesi membri della UE, venne accettato dalla presidente del Parlamento Europeo intorno al 2000, diventando un simbolo programmatico della Costituzione Europea.

In una società composta da un’aggregazione di differenti sistemi di valori, caratterizzata da uno spiccato relativismo culturale, potrebbe subentrare il pericolo di discriminazioni a diversi livelli.

L’Europa è ricca di tradizioni culturali che devono identificarsi con la tolleranza verso le minoranze; a tale scopo, il motto “Uniti nella diversità” si presenta come il riassunto di libertà e pluralismo, due concetti fondamentali per assicurare una convivenza civile.

Anche dal punto di vista biologico, la diversità genetica offre numerosi vantaggi all’ecosistema in quanto assicura i presupposti per la sopravvivenza delle forme viventi.

Tale variabilità dipende dalle mutazioni genetiche e dai processi di ricombinazione che, agendo sul patrimonio ereditario, è in grado di venire trasmesso di generazione in generazione.

Le mutazioni possono avvenire in qualsiasi momento dell’esistenza del vivente, venendo trasmesse unicamente se presenti a livello dei gameti (cellule della linea germinale).
La diversità genetica riguarda quindi i caratteri ereditabili che possono modificare l’aspetto fisico e (in alcuni casi) psichico dell’organismo.

Tale processo biologico ha lo scopo di migliorare naturalmente la selezione diversificata delle differenti caratteristiche, allo scopo di facilitare l’adattamento delle specie viventi alle condizioni ambientali.

Film sulla Diversità

I film rappresentano probabilmente il mezzo ideale per trattare la tematica della diversità in quanto l’impatto visivo delle immagini svolge un ruolo di notevole importanza a livello della sfera psico-emotiva .

film sulla diversità

Le tematiche trattate in questo ambito spaziano dalla diversità etnica (film sul razzismo) a quella fisica (film sulla disabilità e sull’handicap), a quella sessuale (film sull’omosessualità), a quella politica e sociale (film sulle minoranze).

In ogni caso, a seconda delle ideologie del regista, il concetto della diversità può venire proposto con connotazioni positive oppure negative, relegando (in questo caso) tale condizione ad un ruolo di minacciosa calamità.

Trattando questo argomento, di solito emerge in maniera molto evidente la sensibilità del regista, che ha la possibilità di esprimere i propri convincimenti in maniera particolarmente efficace poiché la visione di un film è il mezzo più coinvolgente di comunicazione.

Tra i numerosi titoli ricordiamo: