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Malattie Sessuali, Tutto Quello che C’è Sapere ma Che Non Hai Osato Chiedere

Per malattie sessuali si intendono infezioni trasmesse attraverso i rapporti sessuali: vediamo cosa sono, come riconoscerle e come fare prevenzione

Le malattie sessuali sono conosciute anche come malattie veneree: si tratta, proprio per la loro definizione, di malattie che si trasmettono attraverso l’attività sessuale (dal nome di Venere, dea romana dell’amore), ivi compresi i rapporti di tipo orale e anale.

Esistono moltissime tipologie di malattie sessualmente trasmissibili, alcune delle quali specifiche degli uomini e delle donne; ciascuna di esse può presentare sintomi specifici, anche se non è raro trovare patologie asintomatiche (quanto meno in una fase iniziale). 

Anche sul fronte dei rischi alla salute connessi alle malattie sessuali è possibile riscontrare differenze a seconda della patologia: alcune di esse possono essere affrontate con semplici terapie antibiotiche, altre ancora, invece, possono rivelarsi fatali. Alcune malattie sessuali possono anche causare danni ai nascituri, se contratte prima o dopo la gravidanza. 

È importante precisare che sotto la definizione di malattie sessuali è possibile includere, anche se impropriamente, anche le malattie genetiche legate ai cromosomi sessuali. Il paragone non è corretto, dal momento che queste ultime, a differenza delle prime, non sono il frutto di un’infezione (batterica, virale o fungina) che si trasmette tramite gli organi sessuali, ma si tratta di malattie legate ai cromosomi sessuali

Più nello specifico, questi sono i cromosomi che trasportano il codice genetico maschile e femminile, che si incontra e si combina all’atto del concepimento: può accadere che, durante, questa fase, si verifichino delle anomalie nella determinazione del numero esatto di coppie di cromosomi X e Y, rispettivamente ascrivibili all’ereditarietà del padre e della madre. In questo caso, quindi, l’aggettivo “sessuale” va riferito non tanto alla procreazione, quanto piuttosto all’alterazione dei cromosomi sessuali. 

Da questo punto di vista, sono considerate malattie legate ai cromosomi sessuali la sindrome di Down (in cui si verifica un numero abnorme di cromosomi) o la sindrome di Turner (in cui, invece, è presente un cromosoma mancante).

Analizziamo adesso come avviene la trasmissione.

Trasmissione delle Malattie Sessuali

Se si fa eccezione per le malattie legate ai cromosomi sessuali, quindi, nel nostro discorso vanno affrontate specificamente le malattie a trasmissione sessuali.

trasmissione delle malattie sessuali

Ne consegue che uno degli aspetti più importanti in proposito è conoscere le modalità di trasmissione di queste ultime.

Malattie sessuali: Come si Trasmettono?

Per rispondere a questa domanda è allora importante premettere che la diffusione delle malattie infettive sessuali è dovuta ad uno stato infettivo provocato da diverse specie di batteri, virus, funghi e parassiti, i quali si trasmettono essenzialmente quando i relativi microorganismi, provenienti dal soggetto già infetto, vengono in contatto col corpo del partner tramite lo sperma, le secrezioni e le mucose della vagina o del pene, il sangue o la saliva.

In rarissimi casi, la trasmissione delle malattie sessuali può essere determinata anche con il semplice contatto della pelle, anche se normalmente è necessario il contatto fra mucose che rivestono le zone intime, come avviene durante la penetrazione vaginale e anale, oppure mediante il sesso orale. 

Viceversa, non è riscontrata la trasmissione di malattie sessuali attraverso i contatti generali, come tosse o starnuti, al pari di quanto avviene con altre malattie infettive; allo stesso modo, la trasmissione non può essere veicolata da altri agenti, come zanzare, animali domestici o contatto con superfici (quali la toilette).

Malattie a Trasmissione Sessuali Elenco

Chiarito che le malattie sessualmente trasmissibili sono originate da infezioni e che la loro diffusione è per lo più riferita alle più diverse pratiche sessuali, è possibile distinguere alcune di queste patologie in base alla loro cause.

malattie a trasmissione sessuali elenco

Da questo punto di vista, abbiamo:

Un altro metodo utilizzato per distinguere le malattie a trasmissione sessuale si basa sulle possibilità di guarigione. Come approfondiremo più avanti, infatti, e salvi i metodi di prevenzione che possono essere utilizzati (come l’uso del preservativo, oppure le vaccinazioni volte a diminuire il rischio di contagio per alcune tipologie di malattie), alcune patologie sessuali possono essere curabili con antibiotici specifici, come nel caso della sifilide e della gonorrea, mentre alcune, come l’herpes, l’epatite B, l’HIV e l’HPV possono, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, essere solo trattate ma non guaribili del tutto. 

Anche la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili è variabile. Salvo quanto diremo nello specifico sulle malattie sessuali che si trasmettono oralmente e quelle che riguardano specificamente l’uomo o la donna, ci sono malattie particolarmente diffuse (come la sifilide, che conta almeno 350 milioni di infetti al mondo, o l’herpes genitale che supera i 530 milioni), e altre molto meno diffuse, ma potenzialmente più letali, come l’AIDS, che registra ancora milioni di morti ogni anno nonostante decenni di campagne di sensibilizzazione e di studi.

Malattie Sessuali Orali

Come anticipato, le modalità di trasmissione delle malattie sessuali sono le più diverse, anche se solitamente connesse alle pratiche sessuali più comuni: rapporti completi, anali e orali.

malattie sessuali orali

In particolare, le malattie sessuali trasmissibili oralmente sono anche le più infide, dal momento che sono pochissimi ad attuare accorgimenti per prevenirne la diffusione (al contrario dell’uso del preservativo che può essere dirimente nel caso di penetrazione).

Infatti, alcune malattie sessuali trasmissibili con la saliva non possono essere evitate in caso di sesso orale. È quanto avviene con la clamidia e la gonorrea alla gola, l’HPV, la sifilide e l’herpes che una donna (o un uomo) può contrarre dopo aver praticato sesso orale al partner (viceversa tra le malattie sessuali trasmesse con la bocca è molto meno probabile la contrazione di Epatite B e HIV).

Tra le malattie sessuali oralmente trasmissibili le più frequenti sono rappresentate dall’herpes, dalla sifilide e dall’HPV; nel caso specifico delle donne che ricevono sesso orale è anche possibile la trasmissione di vaginosi batterica, infezioni da Mucoplasma hominis, tricomoniasi o di altre infezioni, come la scabbia e il pidocchio del pube

Malattie Sessuali Maschili

Esistono poi particolari forme di infezione che sono specifiche dei maschi. Tra le malattie sessuali dell’uomo è possibile includere:

malattie sessuali maschili

  • la candida maschile;
  • l’infezione alla prostata o al pene;
  • l’orchite;
  • la sifilide maschile;
  • la balanite;
  • l’epididimite, la postite e altre malattie che presentano ulcere sul pene e vescicoliti.

Queste malattie sessuali dell’uomo rappresentano, principalmente, il frutto o il prodotto di altre malattie sessualmente trasmissibili contratte attraverso un rapporto sessuale. Pertanto, è molto importante, come vedremo più avanti, intervenire, prima ancora che sulla patologia secondaria, sull’infezione principale, attraverso opportuni test clinici e analisi del sangue. 

Malattie Sessuali Femminili

Allo stesso modo di quanto accade per l’uomo, anche le donne possono sviluppare delle malattie secondarie, derivanti dall’azione sul proprio organismo di altre infezioni sessualmente trasmissibili.

malattie sessuali femminili

Tra le malattie sessuali, la candida nelle donne è sicuramente la più diffusa: essa è il prodotto di un fungo, che può attecchire sulle parti intime anche a prescindere da un rapporto sessuale. Essa, tuttavia, una volta presente può essere veicolata al proprio partner mediante l’attività sessuale e condurre così ad un gioco al rimbalzo, con nuove infezioni reciproche fin quando non si interviene con gli opportuni trattamenti.

Tra le altre malattie veneree femminili possiamo citare:

  • l’HPV, dovuta all’azione del papilloma virus (che può trasmettersi anche agli uomini tramite sesso orale);
  • la cervicite;
  • la salpingite;
  • la vaginite, la vaginosi, la vulvite e la vulvovaginite;
  • la sifilide della donna;
  • il tumore dell’utero. 

Malattie Sessuali Sintomi 

Le malattie sessuali trasmissibili sono molte e non tutte presentano il medesimo decorso: anzi, la gran parte può passare inosservata per molto tempo, così incrementando ulteriormente le possibilità di contagio tra persone inconsapevoli.

malattie sessuali sintomi

In questi casi, peraltro, è anche possibile che la progressione asintomatica della patologia comporti, all’interno dell’organismo, un’alterazione nel funzionamento degli organi che può provocare anche danni molto seri (si pensi alla sterilità provocata dai danni alle tube femminili dovuti ad una clamidia non tempestivamente curata, o all’AIDS, che può passare inosservato per anni sotto forma di manifestazioni febbrili, salvo condurre ad una debilitazione generale e potenzialmente letale dell’intero organismo).

Quando si parla di malattie sessuali e sintomi è impossibile non operare delle generalizzazioni, dal momento che la gran varietà di fattori scatenanti e i possibili decorsi clinici di ciascuna patologia possono determinare esiti diversi da persona a persona. Tuttavia, esistono alcune conseguenze tipiche il cui riscontro può destare allarme e condurre il soggetto ad effettuare test specifici per malattie sessuali.

Tra questi si possono considerare:

  • la formazione di piaghe nella zona vaginale o rettale;
  • sensazione di bruciore o di vero e proprio dolore durante le funzioni biologiche;
  • la produzione di secrezioni (più o meno maleodoranti) sul pene o perdite vaginali (anche con presenza di sangue);
  • un ingrossamento dei linfonodi nella zona inguinale (che può indicare la condizione di infezione in atto);
  • la formazione di rush cutaneo;
  • dolori inguinali.

Peraltro, le malattie sessuali possono presentare sintomi diversi nell’uomo e nella donna. Partendo dai sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili nell’uomo, è frequente riscontrare dolore durante la minzione, la formazione di secrezioni, gonfiore e cattivo odore nella zona genitale, perdite, rossore e irritazione del glande (che può preludere alla formazione di una balanite), dolore concentrato nella zona scrotale e così via.

Per quanto riguarda i sintomi delle malattie sessuali nella donna, le infezioni più comuni producono prurito intimo e una produzione di secrezioni e perdite dalla vagina più o meno abbondanti e maleodoranti. In alcuni casi è possibile riscontrare anche dolori addominali o durante l’espletamento delle funzioni intime. Nelle ipotesi più serie, le perdite possono essere ematiche, accompagnate o meno da bruciore intimo o dolori pelvici. 

Test Malattie Sessuali

Nel momento in cui si dovessero riscontrare alcuni dei sintomi prima descritti o quando si ha il sospetto di non aver usato le dovute precauzioni con un partner di cui non è nota la storia clinica, è possibile ricorrere a test per malattie sessuali che permettono di ottenere in tempi sufficientemente rapidi alcune risposte iniziali, salva la necessità di effettuare ulteriori esami specialistici.

test malattie sessuali

Le analisi del sangue per malattie sessuali, va detto, non sono sufficienti per tutte le ipotesi di malattie sessualmente trasmissibili (dal momento che per riscontrarle è necessario un esame dell’urina o di altri campioni biologici o la sottoposizione ad altri tipi di test). Ciò è dovuto al fatto che, chiaramente, ciascuna delle malattie sessuali presenta una specifica diagnosi. 

A titolo esemplificativo, prendendo in considerazione le principali malattie veneree:

  • per la clamidia, è possibile la sua rilevazione mediante tampone vaginale o esame delle urine;
  • le diagnosi di papilloma o HPV si effettuano mediante il pap test ginecologico;
  • la candida, invece, può emergere anche dall’emocromo oppure tramite esame del ph della vagina;
  • anche la sifilide può essere ricercata con analisi del sangue;
  • per quanto riguarda la gonorrea, invece, è possibile operare un test mediante tampone vaginale, uretale o rettale;
  • infine, per l’HIV è necessario un test con tampone della saliva, volto a verificare la presenza degli anticorpi specifici di questa infezione virale.

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