Categorie
Consigli

Paralisi del Sonno, Quali Sono le Cause e i Rimedi

Quali sono le cause della paralisi del sonno? Analizziamo quali sono i sintomi di questo disturbo del sonno e quali possono essere gli eventuali rimedi

Ad alcuni di voi sarà sicuramente capitato, durante il risveglio o un po’ prima di addormentarvi, di avvertire la sensazione che il corpo fosse totalmente immobilizzato.

La sensazione vissuta era che, mentre la mente era sveglia e cosciente, il tronco non dava alcuna risposta, avvertendo come una presenza oscura, negativa e malintenzionata che sembrava stesse per venirvi addosso e di non poter fare nulla per difendervi, provando una sensazione di terrore e di ansia.

Quei momenti di paralisi durante il sonno, che sembrano infiniti, in realtà possono variare da uno a due minuti, raramente durano di più: una volta terminati, il corpo riprende tutte le sue normali funzionalità, lasciando comunque addosso alla persona, una sensazione di impressione e spesso anche di forte ansia.

Si tratta del fenomeno noto appunto come la paralisi del sonno, detto anche paralisi ipnagogica, un disturbo del sonno che colpisce, almeno una volta nella vita, tra l’8% e il 50% delle persone, indistintamente tra uomini e donne. Il 5% di questi soggetti soffre di detti episodi costanti. Le fasce di età maggiormente colpite sono comprese tra i 25 e i 45 anni.

Ma analizziamo in cosa consiste nel dettaglio, quali sono i sintimi della paralisi del sonno, le cause e anche i rimedi.

Sintomi della Paralisi del Sonno

Come già detto, il sintomo principale della paralisi notturna consiste in una temporanea incapacità di muovere il corpo o di proferire parola durante il risveglio o prima della fase di addormentamento.

sintomi della paralisi del sonno

In questi pochi ma eterni minuti si vive uno stato d’animo talmente strano e angosciante che si percepiscono presenze, suoni, sussurri, sibili o persino voci che in realtà non esistono; mentre ci si vorrebbe difendere, non se ne ha la possibilità, vivendo attimi di panico, di paura e ansia intensa.

Talvolta le persone manifestano vere e proprie allucinazioni durante la paralisi del sonno: ad alcuini capita persino di sentirsi afferrare e trascinare via dal letto, di essere come sospese in aria o di avvertire vibrazioni, intorpidimento e formicolii su tutto il corpo.

Durante lo stato ipnagogico allucinogeno, ovvero durante il passaggio dalla veglia al sonno, o in quello ipnopompico allucinogeno, cioè nel passaggio dal sonno alla veglia, diversi soggetti hanno vissuto la sensazione che una presenza immonda le soffocasse, che gli fosse addosso con il corpo, che premesse loro il petto e gli rendesse difficile la respirazione.

Dopo questa fase, le persone si svegliano quasi all’improvviso, riprendendo completamente possesso delle proprie capacità motorie, senza subire alcuna ripercussione sul corpo o sulla conduzione della vita, se non quella di avvertire talvolta un’imminente mancanza di capacità respiratoria, la quale comunque passa in pochi secondi, lasciando il sofferente in uno stato di comprensibile sgomento.

Ma perché viene la paralisi del sonno?

Scopriamolo nel prossimo capitolo.

Le Cause della Paralisi del Sonno

A cosa è dovuta la paralisi del sonno? Le cause della paralisi del sonno sono da attribuire al prolungamento eccessivo della fase del sonno, nota come REM, oppure da un inizio anticipato di questa fase.

causa della paralisi del sonno

Le persone più soggette sono quelle non educate ad avere un sonno sano, le quali quindi dormono poco e male.

La paralisi del sonno a occhi chiusi viene per tante cause tutte diverse tra loro, sappiamo per certo che si tratta di un’alterazione di quelli che sono i normali cicli del sonno, il quale in situazione di normalità si divide in:

  • Fase non REM, accade dopo che ci si addormenta e si suddivide in quattro stati della durata variabile tra i 70 e i 90 minuti. I primi due sono l’addormentamento e il sonno leggero, durante il terzo inizia il sonno profondo che raggiungerà l’apice nella quarta fase ed è durante quest’ultima che ci si rigenera. Ad ogni ciclo la fase non REM si accorcia, lasciando maggiore spazio a quella successiva, ovvero alla fase REM.
  • Fase REM (Rapid eye movement, rapido movimento dell’occhio), dura circa 25 minuti e al suo termine il ciclo ricomincia. Il nome è conferito dai movimenti oculari che si verificano durante questa fase. I muscoli sono atonici e paralizzati proprio per evitare di mimare i sogni con gesti inconsulti, che sono tipici di questo stadio di addormentamento, e anche perché contemporaneamente si verifica l’aumento del battito cardiaco e della frequenza del respiro.

I cicli completi ogni notte sono circa 4/6 e la fase REM tende a prolungare progressivamente la sua durata: è la fase dedicata ai sogni e di solito precede il risveglio. La fase non REM è invece quella del riposo vero e proprio.

Quando si verifica la paralisi del sonno, il risveglio, che normalmente è preceduto dallo stadio REM, non coincide con la fase in cui i muscoli riprendono tono, a causa del rilascio anomalo degli ormoni che provocano la paralisi e il rilassamento di questi muscoli. Il funzionamento degli ormoni che generano la fase REM anziché interrompersi al momento del risveglio, vanno avanti ancora per un po’, creando sofferenza nella persona che è desta, ma immobile. Quando il fenomeno accade prima dell’addormentamento, significa che il rilascio ormonale è avvenuto in leggero anticipo, ovvero quando il soggetto è ancora sveglio.

È importante aggiungere che l’errata sincronia del rilascio ormonale avviene in circostanze particolari e che in un certo senso è favorita da alcuni fattori:

Esistono altre patologie, che se si aggiungessero potrebbero generare l’insorgenza della paralisi del sonno, come la narcolessia e la carenza di potassio.

C’è da dire che spesso i sintomi si verificano a prescindere da quelli che sono i tipici eventi scatenanti e quindi rimangono dei fenomeni ancora oggi senza spiegazione; questi casi sono definiti ISP (Isolated sleep paralysis, paralisi del sonno isolata). Quando si verifica l’aumento della loro frequenza, come è possibile immaginare, il disagio interferisce con la qualità della vita del sofferente: in questo caso si tratta di RISP (Recurrent isolated sleep paralysis, paralisi del sonno isolata ricorrente), e possono verificarsi più episodi a notte.

Come Capire Se ho Avuto una Paralisi del Sonno

Tra i sintomi su come capire se hai avuto una paralisi del sonno dovresti aver riscontrato:

  • Incapacità di muoversi o parlare durante l’esperienza
  • Sensazione di oppressione o peso sul petto
  • Sensazione di un presenza o figura spettrale nella stanza
  • Allucinazioni visive, uditive o tattili
  • Sensazione di soffocamento o mancanza di respiro

Se hai avuto uno o più di questi sintomi durante il sonno o durante la transizione dal sonno al risveglio, potresti aver sperimentato la paralisi del sonno.

È importante notare che la paralisi del sonno non è pericolosa e non causa danni fisici a lungo termine. Tuttavia, se hai preoccupazioni o sintomi persistenti, potrebbe essere utile parlare con un medico o uno specialista del sonno per ulteriori informazioni e consigli.

Come Evitare la Paralisi del Sonno?

La paralisi del sonno non può essere completamente evitata, ma ci sono alcune cose che puoi fare per ridurre il rischio di sperimentarla:

  • Mantieni un buon ritmo sonno-veglia: Cerca di dormire abbastanza ore ogni notte, ma cerca anche di mantenere uno stesso orario di sveglia e di andare a letto ogni giorno. Ciò aiuterà a stabilizzare il tuo ciclo del sonno e ridurre il rischio di disturbi del sonno, tra cui la paralisi del sonno.
  • Riduci lo stress: Lo stress e l’ansia possono aumentare il rischio di paralisi del sonno. Prova a praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o l’ascolto di musica rilassante prima di dormire per ridurre lo stress e l’ansia.
  • Mantieni una temperatura confortevole in camera: Mantenere una temperatura confortevole nella stanza da letto, tra i 18 e i 22 gradi, può aiutare a favorire il sonno. Una temperatura troppo alta o troppo bassa può disturbare il sonno e aumentare il rischio di paralisi del sonno.
  • Evita di dormire sulla schiena: Dormire sulla schiena può aumentare il rischio di paralisi del sonno. Prova a dormire su un fianco o sulla pancia per ridurre la probabilità di sperimentare la paralisi del sonno.
  • Evita l’abuso di sostanze: L’abuso di sostanze come l’alcol, la caffeina e i farmaci può aumentare il rischio di disturbi del sonno, tra cui la paralisi del sonno. Cerca di evitare l’abuso di queste sostanze o di consumarle con moderazione.

In sintesi, dormire abbastanza ore ogni notte, ridurre lo stress, mantenere una temperatura confortevole in camera, evitare di dormire sulla schiena e l’abuso di sostanze possono aiutare a ridurre il rischio di paralisi del sonno.

Se continui a sperimentare la paralisi del sonno o altri disturbi del sonno, è importante consultare un medico o uno specialista del sonno per una valutazione approfondita.

Passiamo adesso ad anlizzare quali sono i rimedi della paralisi del sonno.

Paralisi del Sonno Rimedi

Come si cura la paralisi del sonno?

paralisi del sonno rimedi

Tra tutti coloro che soffrono di questo disturbo, molte persone sono portate a pensare che la paralisi del sonno colpisca solo loro ed è un pensiero che le fa sentire diverse o malate, quando non immaginano invece che possa trattarsi di un fenomeno che tocca tante altre persone. Sapere poi che anche altri possono capire il loro disagio, aiuta i pazienti a rilassarsi, e le rassicurazioni che ricevono dal proprio medico contribuisce a rasserenarli.

Una volta che il medico avrà raccolto abbastanza dati attraverso l’anamnesi e avrà fatto la diagnosi, la cura della paralisi del sonno consiste prima di tutto nei consigli che egli darà con l’obbiettivo di rieducare la vita quotidiana del paziente, ad esempio:

  • consiglierà di regolarizzare il sonno, dormendo almeno otto ore a notte, e suggerirà di andare a letto ed di alzarsi sempre alla stessa ora. Sarà di supporto avere un letto comodo e accogliente, dormire in una stanza buia e silenziosa, nella quale la temperatura non sia troppo calda o troppo fredda;
  • proporrà di fare esercizio fisico con regolarità poiché sarà di enorme giovamento per lo stato mentale e per la regolarizzazione del sonno, purché non avvenga poco prima di andare a dormire;
  • suggerirà di evitare ogni fonte di stress, il quale acutizzerebbe eventuali insonnie o addirittura le scatenerebbe;
  • prescriverà di evitare l’assunzione di sostanze stupefacenti, nicotina, alcool e fumo soprattutto due ore prima di andare a dormire.

Nei casi più gravi, dove le insorgenze delle paralisi del sonno sono molto frequenti e influiscono negativamente sulla qualità della vita del paziente, il medico potrebbe ricorrere alla prescrizione di antidepressivi triciclici o inibitori della ricaptazione della serotonina e solitamente si tratta di clomipramina. Questi farmaci riducono l’intensità del rilassamento muscolare notturno e il livello di profondità del sonno, soprattutto durante la fase REM. La prescrizione è comunque limitata nel tempo, poiché gli effetti collaterali dovuti a questo genere di farmaci sono numerosi: nausea, diminuzione dell’appetito, stitichezza, affaticamento, nervosismo, disfunzioni sessuali, calo della libido, difficoltà o impossibilità nel raggiungere gli orgasmi, sudorazione, secchezza delle fauci e tremori, problemi alla vescica, visibilità offuscata, sonnolenza durante il giorno. Bisogna specificare che proprio questa sonnolenza è uno dei peggiori effetti collaterali dovuto all’assunzione del farmaco: basterebbe immaginare cosa accadrebbe se si verificasse un colpo di sonno mentre il paziente è alla guida di un alto.

Il medico inoltre potrebbe sentirsi autorizzato a:

  • prescrivere una terapia cognitivo-comportamentale;
  • consigliare la meditazione (la quale comporta rilassanti tecniche di respirazione).

La durata della terapia è ovviamente soggettiva, poiché essa dipenderà molto dalla risposta del paziente alle cure prescritte, ma di solito si tratta al massimo di due mesi.

Ad oggi, tuttavia, non esiste alcun farmaco che curi la paralisi del sonno in modo definitivo; sappiamo però che le persone predisposte devono prestare attenzione alla regolarità del loro riposo.Siamo a conoscenza del fatto che ogni caso è diverso dall’altro e purtroppo siamo coscienti anche del fatto che, sebbene durante una sua manifestazione la si riconosce, rimane un esperienza intensa difficile da gestire.

È importante sapere che quando si parla di paralisi del sonno, si allude a un disturbo e non a una malattia, e che è piuttosto frequente.

Cosa Fare Quando si Ha Una Paralisi del Sonno?

Se hai una paralisi del sonno, è importante cercare di mantenere la calma e ricordare che è una condizione temporanea che passerà. Ecco alcuni consigli su cosa fare quando si ha una paralisi del sonno:

  • Respira lentamente e regolarmente: Concentrati sulla respirazione e cerca di mantenere un ritmo costante e regolare per calmare la mente e il corpo.
  • Cerca di muovere gli occhi: Se riesci a muovere gli occhi, prova a farlo per rompere la paralisi. Ciò può aiutare a stimolare il cervello e a interrompere la paralisi.
  • Concentrati sulle sensazioni corporee: Concentrati su una parte del corpo che puoi muovere e cerca di concentrarti su quelle sensazioni corporee. Ciò può aiutarti a concentrarti su qualcosa di diverso dalla paralisi e può anche aiutarti a interrompere la paralisi.
  • Provare a muovere le dita dei piedi o delle mani: Se riesci a muovere le dita dei piedi o delle mani, prova a farlo per cercare di rompere la paralisi.
  • Provare a rilassarsi: Se la paralisi del sonno è causata dallo stress o dall’ansia, prova a rilassarti facendo tecniche di respirazione profonda o di meditazione.
  • Ricorda che la paralisi del sonno è temporanea: Ricorda che la paralisi del sonno è una condizione temporanea e che passerà. Cerca di mantenere la calma e di non farti prendere dal panico.

Ricorda che la paralisi del sonno è temporanea e che passerà.

Hai mai sofferto di paralisi del sonno? Racconta la tua esperienza.