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Periodo Refrattario, Cos’è e Quanto Dura?

Dopo avere raggiunto l’orgasmo l’uomo sente la necessità di riposarsi, mentre la donna vuole attenzioni e può continuare a provare un desiderio sessuale che quindi, non viene appagato dal partner.

Cosa vuol dire refrattario?

La fisiologia può spiegare le differenze fisiche esistenti tra l’uomo e la donna e offrire così delle risposte alle domande della coppia. Un tessuto o un organo, sia esso un muscolo o un nervo, per funzionare ha bisogno di stimoli da parte dei neuroni che generano una corrente elettrica.

Quest’ultima eccita le membrane polarizzandole e determinando una reazione. Tra uno stimolo ed un altro esiste un periodo di depolarizzazione in cui la membrana non può fornire alcuna risposta, anche in presenza di un altro stimolo. Questo lasso di tempo in fisiologia viene chiamato periodo refrattario.

Periodo refrattario significato: il significato di refrattario è dunque quello di non rispondere a determinate sollecitazioni.

Si ha un periodo refrattario assoluto quando neanche con uno stimolo molto forte si riesce ad innescare una reazione, si ha invece un periodo refrattario relativo quando attraverso uno stimolo più forte del normale si ottiene un potenziale d’azione.

Anche il funzionamento del cuore dipende dagli stimoli elettrici. La reazione del cuore, al pari di quello delle cellule, ha una sua breve durata, l’attività cardiaca, infatti, aumenta rapidamente quando riceve uno stimolo e poi rallenta. Nel ciclo cardiaco, all’attivazione del potenziale d’azione del cuore, segue una fase in cui il muscolo non risponde immediatamente ad una nuova sollecitazione. C’è quindi un intervallo di tempo di stasi, necessario affinché possa essere attivata una nuova reazione.

Il tempo di attesa è definito periodo refrattario assoluto ed è un sistema di protezione per il cuore. Questo infatti aiuta a mantenere più bassa la frequenza cardiaca e a previene le aritmie. È inoltre molto importante anche nell’ambito del sistema muscolare perché coordina la contrazione muscolare. Il periodo refrattario del cuore è dunque una fase di pausa che determina una chiusura totale alla stimolazione elettrica anche per proteggere la nostra salute.

Ma approfondiamo adesso la parte innerente la sfera sessuale ed il tempo refrattario.

Il Periodo Refrattario nell’Uomo e la Fisiologia della Donna

Come per il cuore e le membrane presenti nel nostro organismo, anche il pene è soggetto a ritmi.

periodo refrattario nell'uomo

La scienza e la medicina ci vengono in aiuto per capire a cosa è dovuta quella stanchezza che può portare gli uomini a dormire dopo il sesso. Dopo l’orgasmo maschile, l’uomo ha un periodo refrattario, per cui per un certo tempo non può provare piacere e può addirittura avere dolore se viene ulteriormente stimolato.

Da un punto di vista fisiologico dopo l’orgasmo l’ipotalamo, una zona del cervello che ha importanti funzioni vegetative, rilascia due ormoni, l’ossitocina e la prolattina. L’ossitocina abbassa il livello di testosterone e la prolattina non consente la produzione di dopamina. Il calo di desiderio sessuale è quindi legato a un equilibrio ormonale che deve essere nuovamente raggiunto per essere poi riattivato. Fino a quando non si raggiunge questa condizione, non è possibile stimolare la libido del partner.

Secondo un report pubblicato dall’l’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale di Parigi, l’ipotalamo dell’uomo, dopo un orgasmo, entra in una fase che potremo definire di stand by, in cui l’attività sessuale è fisiologicamente preclusa. Al termine di tutto il processo sessuale infatti, l’uomo e la donna ritornano nello stato iniziale di non eccitazione, definito fase di risoluzione.

La fisiologia maschile e femminile sono però diverse, perché, mentre l’uomo ha un periodo refrattario di differente durata, per le donne non c’è un periodo dopo l’orgasmo in cui non rispondono agli stimoli sessuali. Da un punto di vista fisico le donne sono in grado di raggiungere il piacere anche dopo avere avuto un orgasmo.

Ciò però non vuol dire che tutte siano ugualmente predisposte al sesso. Alcune, infatti, dopo avere raggiunto il piacere, presentano una ipersensibilità del clitoride che non inibisce un nuovo orgasmo, ma che comporta del dolore. Questa sensazione può spingere la donna ad evitare un nuovo rapporto sessuale, che non dipende quindi dalla mancanza di libido. Solo da questo punto di vista, per alcune donne si può parlare di un periodo refrattario, in quanto non c’è alcun desiderio di stimolazione sessuale.

La Durata del Periodo Refrattario

Non è possibile scrivere una tabella con elementi certi perché ci sono tanti fattori che condizionano e determinano la durata del periodo refrattario nella sessualità maschile.

 la durata del periodo refrattario

L’età tuttavia è un fattore che ha una grande incidenza. In linea di massima possiamo dire che un ragazzo di venti anni ha la possibilità di avere un altro orgasmo dopo circa quindici minuti, mentre per un uomo over cinquanta possono dovere trascorrere anche ventiquattro ore.

Ci sono poi degli altri fattori da tenere presenti come:

L’Intesa con la Partner

Il modo migliore per gestire il periodo refrattario è farlo con naturalezza.

intesa con la partner

Se infatti c’è un legame profondo con la partner questo tempo può anche essere utilizzato per migliorare l’intimità della coppia.

Un buon sesso infatti non è una questione di quantità, ma di qualità. Stare stesi l’uno accanto all’altra dopo avere fatto l’amore può essere un momento in cui ci si lascia andare a confidenze o semplicemente si condivide con il partner cosa ci è piaciuto o cosa non ci ha soddisfatto.

Secondo Karla Invankovich, terapeuta per coppie e consulente clinica presso OnePatient Global Health, in questo modo si migliora l’intimità della coppia perché si rafforza il legame emotivo con il partner. Può anche essere il momento giusto per ridere insieme di ciò che ci è capitato nella giornata o per coccolarsi.

La cosa più sbagliata, naturalmente, è quella di rivestirsi in fretta e dedicarsi ad altro. Questo atteggiamento crea infatti una frattura all’interno della coppia perché il partner può sentirsi trascurato e poco considerato.

Quale è l’atteggiamento giusto?

La cosa migliore è lasciare andare la tensione e provare a essere se stessi. Ci sono coppie che amano ascoltare la musica, o che ne approfittano per vedere la serie Tv preferita.

Non esistono delle regole prestabilite, ma l’importante è considerare anche il partner.

In questo modo si migliora continuamente il rapporto, perché l’altro si sente amato e considerato e si creano le condizioni migliori per il prossimo rapporto sessuale della coppia. La condivisione di momenti positivi è infatti un elemento che avvicina i partner e può rendere più coinvolgente e passionale il prossimo incontro sessuale.

L’obiettivo di ogni coppia infatti, è quello di stare bene insieme sia dentro che fuori dal letto.