Il capodanno si avvicina e tanti lavoratori e studenti fuori sede si stanno sicuramente chiedendo che cosa fare: rimanere all'estero o tornare a casa in tempo?
Secondo l'ultimo report della più grande comunità Expat, ossia persone che studiano e lavorano fuori, per gli espatriati italiani la scelta non si rivela così complicata: le città italiane occupano infatti una posizione piuttosto bassa in quanto a attrattiva, non solo per i turisti ma anche per i connazionali residenti all'estero.
Nella situazione attuale, con tante aziende in smart working, molti lavoratori avrebbero potuto tornare a casa e lavorare da lì; eppure la maggioranza ha preferito rimanere all'estero.
Le cause? Una migliore qualità della vita e di svago.
Su 66 città elencate dal report, in ordine di preferenza scelte dai lavoratori fuori sede, Milano si trova al 63esimo posto e Roma al 65esimo: un trend che dovrebbe essere invertito il prima possibile.
Ai primi posti troneggiano invece città come Valencia e Lisbona, grazie agli ampi spazi verdi, il costo della vita e la mancanza di inquinamento, che permettono di vivere meglio e di trovare il proprio benessere psicofisico..
Una tendenza questa che prende piede soprattutto in un periodo in cui il timore di restare contagiati aumenta e continua a bloccare le relazioni: forse è però giunto il momento di dire basta e di mettere al centro gli affetti veri o no?
Dairlewanger
44 anni, Piacenza (Italy)
timidocurioso
41 anni, Potenza (Italy)
..solo il tempo..
..di un giro in stalla..
..poi sono rientrato ..
..nel rudere..
..che faceva freddo..
Tilikum_
51 anni, Venezia (Italy)
Vanno dal " chi se ne frega " al " tanto bisogna morire lo stesso " o peggio ancora : " il virus non esiste " .
Idioti . Le disgrazie accadute al prossimo , non insegnano .
Giusto per fare un esempio :
Prendiamo i botti di fine anno . Anche se quest' anno ci sono stati meno feriti , non manca la notizia di una donna nel napoletano , colpita da un proiettile vagante alla testa . Complimenti ( ironici ) a chi fa il co*** con le armi !
Tornando all' articolo :
Redazione , pur rispettando il punto di vista con cui lo chiudete , direi no . Non esiste ancora il cessato pericolo . Non deve esistere il " forse è il momento di dire basta " .
È doloroso rimanere separati dalle persone che amiamo , ma credetemi : vederle morire perché incapaci di respirare è mille volte peggio .
Buona giornata
happychildren
49 anni, Piacenza (Italy)