Sempre più spesso la tecnologia compromette le relazioni sociali, diventate sterili e virtuali in un tempo dove il web domina sugli altri canali di comunicazione.
Sebbene molti danno la colpa all'avvento della pandemia che ha costretto al distanziamento sociale, la verità è ben altra e può essere rintracciata nel fenomeno diffuso del Phubbing.
L'uso della tecnologia e di Internet è diventato una costante nella vita di ognuno, anche di coloro che prima non sapevano nemmeno cosa fossero e che ora invece sono schiavi dei nuovi strumenti che li mettono in contatto con il mondo intero.
Il termine di origine inglese sta ad indicare quel fenomeno per cui le persone ignorano ciò che viene loro detto o gli stimoli esterni perché troppo assorti nell'uso dello smartphone e di queste nuove tecnologie.
Per loro è importante non perdere nemmeno un attimo di una conversazione on line o condividere un file in tempi brevi piuttosto che dar retta a qualcosa di reale e presente: in questi casi si giunge a perdere fiducia nelle relazioni con gli altri e si giunge a manifestare sintomi apatici o depressivi.
Questo fenomeno non coinvolge solo i più giovani, ma anzi, sempre di più gli adulti: più lenti a scrivere o a leggere le notizie, devono prestare più attenzione allo smartphone.
Occhio, però, anon esagerare: se si sta parlando con qualcuno, è sempre meglio appoggiare il telefono e dedicarsi all'altro.
Yoghi1970
50 anni, Alessandria (Italy)
SonoilregaloCheLaVitaTiFa
50 anni, Milano (Italy)
Osservate le coppie o le famiglie quando siedono al ristorante o nei momenti di libertà: si trasformano in perfetti reporter.
Il chattare frenetico non lascia tregua, una comunicazione densissima che esaurisce in brevissimo tempo migliaia di contenuti e di emozioni.
Tutto ciò nel giro di pochissimo tempo toglie poesia, mistero e sorpresa.
timidocurioso
41 anni, Potenza (Italy)
..quando..
..non si mastica la crusca..