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Demenza Senile, Impariamo a Conoscerla e Combatterla in 4 Step

Che cos’è la demenza senile? Quali sono i sintomi, e soprattutto si può prevenire? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere in questa guida dettagliata

La demenza senile può essere considerata una malattia cronica che si manifesta in età avanzata anche se esiste la demenza senile precoce che colpisce le persone più giovani.

Secondo la definizione di Wikipedia la demenza senile è un mix di deficit cognitivi e di disturbi comportamentali che progredisce fino ad arrivare ad una totale perdita di autonomia nonché dell’autosufficienza.

Ma esattamente la demenza senile cos’è?

Si tratta di una patologia che si innesca con la morte dei neuroni in alcune parti del cervello che sono quelle dalle quali dipendono importanti funzione come la memoria, l’attenzione ma anche la coscienza sia di se stessi che degli altri.

Un malato di demenza senile, pertanto, progressivamente perde le sue capacità cognitive e diventa totalmente dipendente dagli altri, solitamente i familiari o le strutture che sono predisposte all’accoglienza di persone affette da questa patologia.

Il significato della demenza senile è dunque quello di una malattia invalidante che inesorabilmente porta ad un cambiamento radicale della persona che ne soffre.

La medicina distingue due tipologie di demenza senile:

In realtà, però, è difficile che un paziente manifesti una sola tipologia di demenza in quanto la demenza senile presenta tipicamente un mix dei sintomi dell’una e dell’altra.

Con la demenza senile quanto si vive?

È difficile riuscire a quantificare l’aspettativa di vita perché molto dipende dal paziente, dalla gravità dei sintomi e dalla tipologia di demenza senile della quale soffre, dalle cure che vengono somministrate. Generalmente, però, le aspettative di vita vanno dai 3 ai 6 anni con picchi di 3 e di 30. La morte non sopraggiunge, poi, per la demenza senile in sé quanto piuttosto per le complicanze che la malattia porta, come i problemi respiratori oppure un grave stato di malnutrizione dovuto all’impossibilità di alimentarsi da soli.

È stato calcolato che la demenza senile colpisce un quinto della popolazione sopra i 65 anni di età. Fra la popolazione di persone al di sopra degli 80 anni l’incidenza della demenza senile è di circa il 30%. Nel mondo attualmente sono circa 47 milioni di persone i malati che soffrono di demenza senile con un incremento di circa 12 milioni negli ultimi anni. Nella sola Italia i malati di demenza senile sono oltre un milione e duecentomila casi.

Demenza Senile Cause

Gli studi sulla demenza senile da anni cercano di comprendere quali siano le cause dell’insorgere della malattia.

demenza senile cause

In realtà le origini possono essere molteplici. La scienza attualmente è concorde nel ritenere che siano due le principali, quelle di carattere vascolare e quelle di carattere degenerativo.

Nel primo caso si verificano una sorta di micro-infarti a livello cerebrale per cui si affievolisce o si interrompe per un certo lasso di tempo il flusso sanguigno. Ciò causa la morte dei neuroni che vengono alimentati proprio da quei vasi sanguigni.

Nel secondo caso, invece, si tratta di una malattia degenerativa progressiva: i neuroni con il passare dell’età si riempiono di proteine sia all’interno che all’esterno e questo causa il diminuire della comunicazione fra i neuroni che, con il tempo, si interrompe del tutto. Questo black out avviene principalmente nella zona dell’ippocampo che è legata all’apprendimento e alla memoria: per questo motivo uno dei sintomi più evidenti della demenza senile è la perdita del ricordo più recente.

La scienza ha discusso a lungo al fine di stabilire se la demenza senile è ereditaria o meno. Non esiste ancora una risposta univoca ma sulla base delle ricerche fino ad ora effettuate è possibile affermare che non si tratti di una malattia ereditaria ma piuttosto sporadica per cui non è detto che chi ha genitori che hanno sviluppato questa patologia siano destinati a loro volta a soffrirne in vecchiaia.

Piuttosto sono altri i fattori di rischio che devono creare un campanello di allarme. Innanzitutto è bene sapere che chi ha il vizio del fumo o dell’alcool è potenzialmente più a rischio di demenza senile grave. Inoltre chi soffre già di patologie quali diabete, ipertensione arteriosa, carenza di vitamine è più a rischio rispetto ad altri pazienti che non ne soffrono.

La causa preponderante della demenza senile, però, è indubbiamente l’età anagrafica, purtroppo un fattore sul quale ben poco si può incidere se non assicurandosi una dieta sana con poca carne e molte verdure, priva di grassi saturi.

Inoltre alcune ricerche di settore hanno individuato uno stretto legame fra demenza senile e livello culturale: sembrerebbe, infatti, che le persone con un alto livello di studio, che mantengono costantemente allenata la mente e la memoria, soffrirebbe in misura minore di demenza senile e con sintomi più contenuti e gestibili.

Demenza Senile Sintomi

I sintomi della demenza senile variano molto in base allo stadio nel quale la malattia si trova.

demenza senile sintomi

Come si manifesta la demenza senile?

Per quanto riguarda i sintomi iniziali della demenza senile, caratteristica principale è l’insorgere di piccoli problemi di memoria, lievi difficoltà nel linguaggio ma anche repentini cambiamenti di personalità e una certa mancanza di giudizio che si può tradurre in azioni avventate che mettono in pericolo la propria e l’altrui incolumità.

In questa fase iniziale può manifestarsi anche una certa apatia e leggera depressione. I primi sintomi della demenza senile possono quindi essere confusi con altre patologie e quindi non facilmente distinguibili se non dopo un’attenta valutazione di un medico specialista.

Nella fase intermedia, i sintomi della demenza senile prima manifestati peggiorano e se ne fanno largo nuovi. Si assiste ad un notevole peggioramento sia della memoria a breve che a lungo termine, si manifestano problemi visivi, stati confusionali. Tutte le attività quotidiane, anche quelle più banali, diventano di difficile gestione e si assiste ad una progressiva perdita della propria autonomia.

Con il decorso della demenza senile si perde totalmente la cognizione della realtà, subentrano problemi di deglutizione e di respirazione, incapacità di prendersi cura della propria persona.

Prima che arrivi la demenza senile all’ultimo stadio non è infrequente un aumento dell’aggressività e la completa incapacità di riconoscere le persone care. Un altro sintomo dello stadio più acuto della demenza senile sono le allucinazioni sia uditive che visive.

L’evoluzione della demenza senile non è però preventivabile: per il passaggio da uno stadio all’altro può impiegare anni oppure al contrario essere assolutamente repentino.

Diversi, invece, sono i sintomi della demenza senile precoce che si manifesta in soggetti di giovane età. In questo caso i sintomi sono la difficoltà nel trovare le parole in un discorso, gli sbalzi di umore, insonnia e stanchezza cronica, problemi alla guida ma anche un inaspettato cambiamento nei gusti.

Differenza tra Demenza Senile e Alzheimer

Si è già detto come il morbo di Alzheimer sia un tipo di demenza senile a carattere corticale.

Per questo motivo i sintomi dell’Alzheimer sono del tutto simili a quelli della demenza senile, e hanno un elemento distintivo proprio nelle allucinazioni di cui spesso soffrono i pazienti che ne sono afflitti.

Nella sua fase iniziale, invece, il morbo di Alzheimer presenta disorientamento spazio-temporale ma anche aprassia, agnosia e anomia, rispettivamente l’incapacità di compiere gesti quotidiani, di riconoscere cose già note o di nominare correttamente oggetti e persone.

Demenza Senile, Come Comportarsi

Nel caso si siano riconosciuti uno o più sintomi ascrivibili alla demenza senile, occorre muoversi velocemente per tentare di arginare gli effetti collaterali.

demenza senile come comportarsi

Più nello specifico, in caso di demenza senile cosa fare?

Il primo e più importante consiglio da dare in questi casi è quello di essere sicuri che si tratti di questa patologia e non di altre con sintomi simili. Per questo motivo è consigliabile effettuare un test per la demenza senile che possa scongiurare qualsiasi altra patologia. Questo sistema è conosciuto come diagnosi differenziale e prevede una serie di complessi esami molto differenti tra loro.

Successivamente il medico specialista che prende in cura il paziente stabilirà quali sono i farmaci per la demenza senile più in linea con la situazione clinica del paziente, la sua età, la gravità della patologia, etc.

Per quanto riguarda le cure della demenza senile, al momento non esiste una terapia in grado di far regredire la malattia. Piuttosto le cure mediche attualmente in uso sono mirate a combattere i sintomi più evidenti della patologia e sono a base di inibitori dell’acetilcolinesterasi e di un’altra sostanza chiamata memantina.

In caso di demenza senile generata da problemi cardio-vascolari, è molto indicata una terapia anti-coagulante da assumere sotto stretta sorveglianza medica. Esistono anche alcune cure naturali per la demenza senile che provano a contrastare gli effetti più eclatanti della patologia. Sono essenzialmente a base di vitamina e prevedono l’assunzione di integratori alimentari.

La cura più efficace, però, resta sempre la prevenzione.

Come prevenire la demenza senile?

Banalmente avendo cura di se stessi, mangiando bene e seguendo una dieta mediterranea povera di grassi e ricca di pesce e di omega3, mantenendo in costante esercizio la mente e la memoria attraverso la lettura, lo studio, la visione di un film o di uno spettacolo e l’attività fisica.

Ancora una volta, infatti, l’anti binomio mens sana in corpore sano si rivela la strategia migliore per conservarsi a lungo in forma e in salute e prevenire non solo la demenza senile ma anche molte altre patologie cliniche degenerative.