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Come Uscire dalla Dipendenza Affettiva: 3 Fasi Per Guarire

Cosa causa l’insorgere dalla dipendenza affettiva? E come è possibile poter uscire e guarire da questo tipo di problematica di natura comportamentale?

La love addiction o dipendenza affettiva (DA) consiste per la persona dipendente in una privazione volontaria del proprio spazio vitale pur di non perdere il partner.

Quest’ultimo è vissuto come l’unica gratificazione possibile della propria esistenza.

La DA non rientra tra i disturbi diagnosticati nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, ma è stata inserita tra le nuove dipendenze, definite new addictions, che sono problematiche di natura comportamentale. Nel libro scritto da Vincenzo Caretti e Daniele La Barbera dal titolo “Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia” risulta evidente che ciò che accomuna tutte le new addictions sono tre caratteri fondamentali:

  • ossessività;
  • compulsività;
  • impulsività.

La love addiction al pari dello shopping compulsivo, della dipendenza da attività sportiva, da internet, dal lavoro, dal sesso o dal gioco d’azzardo compulsivo rappresenta la degenerazione patologica di attività comunemente accettate nella pratica quotidiana. In questi casi non c’è alcun legame fisico e psicologico con una sostanza chimica, come nel caso dell’alcol e delle droghe, ma una dipendenza da comportamento patologico, che nel caso della DA si esprime in una dipendenza da una persona e una non capacità di gestirne la mancanza anche temporanea.

Tuttavia all’interno di ciascuna dipendenza ci sono delle peculiarità specifiche che nel caso della dipendeza affettiva, per il sociologo inglese Anthony Giddens, sono:

  • L’ebbrezza, l’euforia che si ha quando si è in compagnia del partner.
  • Il bisogno di aumentare in modo esponenziale il tempo da trascorrere con la propria metà a causa della propria incapacità di interiorizzare l’altro. C’è dunque un’incapacità di trovare un appagamento nella propria vita, uno stato di tranquillità che accompagna l’individuo fino al prossimo incontro con il partner. Al contrario si manifesta un crescente smarrimento e una sensazione di ansia e mancanza continua che degenera in uno stato di disperazione, che può trovare una temporanea interruzione solo quando ci si ritrova accanto alla persona amata.
  • L’incapacità di controllare il proprio comportamento è purtroppo uno stato naturale del soggetto che vive in uno stato di dipendenza affettiva. L’individuo perde qualsiasi capacità critica e dunque non è in grado di valutare in modo oggettivo la situazione che sta vivendo. Si alternano diversi stati d’animo tutti ugualmente distruttivi: nel lungo periodo il soggetto prova vergogna e inadeguatezza, per poi passare a brevi momenti di lucidità che però non consentono di liberarsi dal gioco del rapporto distruttivo. Ad essi infatti segue un senso di prostrazione e sconfitta, con una conseguente grave fragilità che tende a far restare il soggetto in uno stato di dipendenza assoluta.

Negli ultimi anni si è riscontrato come la dipendenza affettiva maschile abbia le stesse basi della dipendenza affettiva femminile, ma il desiderio di possesso degli uomini sconfina più facilmente nella violenza di tipo psicologico e fisico, manifestando in modo palese tutta la distruttività di questo tipo di rapporto.

Dipendenza Affettiva Cause

Ciò che preoccupa sempre più gli psicoterapeuti è che la dipendenza affettiva si è molto diffusa negli anni, pertanto si è avvertita la necessità di studiarne le cause e le caratteristiche specifiche per poterne poi individuare delle terapie efficaci.

dipendenza affettiva cause

Come si evince dal testo della psicologa Dusty Miller “Donne che si fanno male”, e come abbiamo già premesso prima, la dipendenza afffettiva, coinvolge gli uomini che donne. Ciò che comunque accomuna entrambi è

Il rapporto con i genitori è il fulcro della struttura psicologica dell’individuo per cui bisogna partire dalla storia della propria infanzia per comprendere le cause specifiche delle dipendenze affettive.

I genitori di bambini che successivamente sviluppano una DA non hanno dato abbastanza attenzioni ai bisogni del bambino facendolo sempre sentire inadeguato, lasciando così le esigenze del piccolo sempre inappagate. Si sviluppa in tal modo la convinzione di non meritare l’amore dei genitori perché non se ne è degni.

Il bisogno di affetto resta quindi insoddisfatto in una fase molto delicata della vita e se ne porta così la traccia anche da adulti. La logica conclusione di bambini non amati in modo sano è che questi fanno dipendere il loro benessere sia fisico che psicologico dall’approvazione degli altri.

I primi anni della vita degli individui sono fondamentali per la propria autostima. Questa costruzione di sé può svilupparsi in senso positivo, cioè attraverso una giusta consapevolezza delle proprie possibilità e la convinzione di potere affrontare le difficoltà della vita. Tuttavia si può anche costruire in senso negativo sviluppando nel soggetto una sensazione di continua inadeguatezza nei confronti degli altri e delle situazioni che, se non affrontata prontamente, porta a conseguenze sempre più distruttive.

Secondo quanto hanno scritto dagli studiosi Bridges, Denham e Ganiban nell’articolo scientifico dal titolo “Problemi definitivi nella ricerca sulla regolazione delle emozioni” un bambino che ha un genitore non disponibile e affettivamente distante e freddo, potrebbe sviluppare una forma di difesa per cui minimizza il suo bisogno di attirare l’attenzione del genitore nella sua crescita. La conseguenza è l’acquisizione di un modello negativo della figura genitoriale che non è più uno stimolo a crescere ed essere un punto di riferimento nelle difficoltà, ma la richiesta continua di una presenza che non viene mai appagata oppure soddisfatta in modo del tutto inappropriato.

Anche l’eccessiva presenza dei genitori può generare dipendenza affettiva perché il legame che si crea impedisce al bambino di crescere e di diventare autonomo.

Vittorio Lingiardi nel suo intervento su “Personalità dipendente e dipendenza relazionale” all’interno del volume “Le dipendenze patologiche”, sostiene che il bambino rinuncia a rendersi indipendente perché questo vuol dire perdere l’amore. Il messaggio che questo tipo di famiglia trasmette ai propri figli e che tutto ciò che è esterno al proprio nucleo è pericoloso e che fuori da esso non si sopravvive.

Da adulto il bambino cresciuto in una famiglia iperprotettiva cercherà sempre un partner che proponga lo stesso modello, rinunciando a qualsiasi forma di autonomia.

Tutte queste cause influenzano la crescita psicologica dell’individuo e la sua futura collocazione nella società, creando le basi per sviluppare una dipendenza psicologica nei confronti dell’altro che diventa così un’ossession,e inquadrando definitivamente la relazione nell’ambito delle dipendenze affettive.

Dipendenza affettiva Sintomi

Ciò che appare evidente negli individui che hanno una dipendenza affettiva è la fame di attenzione che li porta ad assoggettarsi alla volontà dell’altro.

dipendenza affettiva sintomi

Il partner finisce per assorbire la vita del soggetto dipendente in un meccanismo che non è mai appagante.

La paura costante dell’abbandono porta a dimenticare se stessi, per cui anche quelle abitudini che in precedenza erano ritenute piacevoli: il fulcro dell’esistenza diventa l’altro.

Questa dipendenza pregiudica anche la sfera lavorativa perché la mente dell’individuo affetto da dipendenza affettiva è concentrata unicamente sulla propria vita sentimentale.

La negazione della propria esistenza può essere spinta fino all’estremo sacrificio per cui si giustifica il partner violento e spesso si arriva a mentire e ad isolarsi pur di proteggere la relazione, anche se questa è estremamente distruttiva.

I soggetti che soffrono di love addiction sono consapevoli delle conseguenze devastanti che questa relazione ha nella loro vita, ma non riescono a farne a meno. Il compiacimento del volere dell’altro arriva al punto di anticipare desideri e aspettative del partner mai espressi. C’è quindi un accudimento dei suoi bisogni con il solo intento di rendere la relazione stabile, nella speranza di trovare un appagamento, che è di fatto irraggiungibile.

La relazione, per sua stessa definizione, non è mutuale, non c’è alcuna forma di scambio, per cui il partner di un soggetto dipendente è un soggetto egocentrico, che trova all’interno di questa relazione lo spazio per esprimere solo se stesso. La scarsa autostima del soggetto dipendente lo porta a interpretare in modo alterato il compagno affetto da dipendenza affettiva e narcisismo patologico. La reazione del soggetto dipendente è quella di credere che l’amore dell’altro manca perché non lo si merita.

La dipendenza affettiva da un narcisista comporta l’esistenza di due personalità, quella dipendente e quella affetta da narcisismo patologico. Queste personalità si alimentano fino a quando l’una non può esistere senza l’altra: l’uomo tende ad assecondare un modello sociale per cui è importante apparire più forte. La sua dipendenza pertanto si manifesta con tre diversi comportamenti:

  • La ricerca del potere;
  • La paura di legarsi ed impegnarsi;
  • L’anaffettività.

I sintomi della dipendenza affettiva maschile sono la conseguenza della sua insicurezza all’interno della coppia.

Il potere diventa lo strumento con il quale si relaziona con la partner. Questo può manifestarsi con la mortificazione della donna in ogni modo, anche limitando il suo accesso al mondo del lavoro, le sue amicizie e i rapporti con la famiglia di origine. Quando la partner è disposta a recitare il ruolo del soggetto debole, bisognosa cioè di cura e affetto, il rapporto si sostiene su queste basi, che sono estremamente distruttive per la donna. La realtà si modifica in modo sostanziale quando la donna decide di affrancarsi da questa dimensione e trovare un suo spazio. Accade di frequente infatti che l’uomo, sentendosi perso senza la propria donna, non riesca a sostenere l’abbandono e manifesta a questo punto tutta la propria fragilità crollando, rendendo così evidente la propria dipendenza affettiva.

La paura di impegnarsi è sovente legata ad un rapporto con una madre iperprotettiva, per cui ogni volta che l’uomo intravede la possibilità di un rapporto stabile e duraturo tende a fuggire per la paura di ricadere nuovamente in un situazione che non gli lascia spazio.

L’anaffettività è invece tipica degli uomini che hanno una relazione stabile: questi infatti si distaccano emotivamente dalla propria partner e tendono a svalutarla. La donna perciò tende a deprimersi e, quando ciò non avviene, si ribella non riuscendo comunque a fare confessare al soggetto dipendente il proprio bisogno di affetto.

Dipendenza Affettiva Come Uscirne

Sicuramente ti starai chiedendo: come guarire dalla dipendenza affettiva o come uscire da una dipendenza affettiva? Il riconoscimento della propria dipendenza affettiva è un primo passo per attivare un percorso di cambiamento.

dipendenza affettiva come uscirne

Acquisire la consapevolezza delle conseguenze che il disturbo ha prodotto, vuol dire riconoscere tutta la catena di alterazioni che ha generato il proprio disturbo. Solo la piena visione della situazione che si sta vivendo può dare la forza di dire basta alla dipendenza affettiva intraprendendo così un percorso di ricostruzione di sé.

Il percorso per giungere ad un equilibrio permette sicuramente di uscire dalla dipendenza affettiva, ma questo deve essere guidato da un terapista che assiste il paziente nel suo cambiamento. Il primo passo è analizzare le ultime relazioni sentimentali allo scopo di evidenziare gli eventi che hanno contribuito a creare dei meccanismi distruttivi e negativi legati al rapporto di coppia. Con il tempo il paziente riesce a riconoscere chiaramente le modalità operative che sono alla base del suo comportamento disfunzionale e può correggerle, se corre il rischio in futuro di ricadere negli stessi errori.

La conoscenza di se stessi è quindi la chiave per guarire dalla dipendenza affettiva.

La terza fase è quella più complessa, ed a volte può incontrare una resistenza da parte del paziente perché prevede l’analisi delle cause che hanno portato alla love addiction. La famiglia di origine e in particolare il rapporto con i genitori è alla base della paura dell’abbandono e della dipendenza affettiva. La difficoltà di gestire le proprie emozioni legate al bisogno di attenzioni non esaudito nell’infanzia, è un problema complesso con cui è necessario confrontarsi.

Liberarsi dalla dipendenza affettiva e uscire da una dipendenza affettiva porta al riconoscimento dei propri bisogni.

L’autonomia emotiva può essere raggiunta individuando, a seconda dei casi, tempi e terapie personalizzate che procedono per gradi. Alexandra Katehakis, fondatrice e Direttore Clinico del Center for Healthy Sex di Los Angeles, coniuga alle terapie individuali anche incontri con un gruppo di Dipendenti da Sesso e Amore Anonimi.

Questo approccio di confronto e di sostegno collettivo ha avuto negli anni un successo nel caso di abusi da alcol e droga. L’astinenza e la conseguente mancanza di controllo delle proprie azioni accomuna anche queste dipendenze per cui questa terapia sta mostrando la sua grande utilità anche per superare la dipendenza affettiva.

Adesso che hai capito come come liberarsi dalla dipendenza affettiva, ti chiedo: hai mai sofferto di dipendenza affettiva? Descrivi la tua esperienza in un commento.