Grazie Lovepedia, grande fontana zampillante che mi ha permesso di conoscere una persona speciale, e con lei mi accingo a vivere la fiaba qui' sotto narrata, da lei scritta, con l'augurio che ognuno di voi possa viverne una simile.
c'era una volta tanto tempo fa, una principessa, che a causa di un sortilegio, era stata costretta a vivere rinchiusa nella torre di un castello, lontana da tutti.questo perchè amava, riamata, un principe, di un luogo lontano, ma promesso ad un'altra principessa.la malvagità si trasformò in questo terribile destino, vivere cent'anni in questo luogo, completamente sola. ogni tanto poteva uscire nel grande giardino, ricco di piante e fiori, di una bellezza straordinaria. i suoi amici erano gli uccellini che le volteggiavno attorno, i cerbiatti che arrivavano dal fitto del bosco,gli scoiattoli che prendevano dalle sue mani le nocciole che lei raccoglieva. al centro del giardino c'era una grande fontana zampillante, che riempiva anch'essa con il suo fruscio, i rumori di quel meraviglioso giardino. la principessa, si sedeva sotto un grande tiglio sempre in fiore, godendo di quell'inebriante profumo che le riempiva il cuore di dolcezza. dal suo viso scendevano calde lacrime, brillanti come splendidi diamanti, pensando a quanto crudele era quel destino che la teneva incatenata in quel luogo, seppur splendido agli occhi, ma vuoto da qualsiasi compagnia se non i piccoli animaletti. sognava di veder arrivare un giorno,il suo amato principe, capace di lottare contro quel sortilegio, abbattere i rovi e le piante ke formavano le cinta inaccessibili di quel castello, vincendo ogni avversità solo con la forza del suo amore.quando venne rinchiusa, le venne dato un solo ordine, di non specchiarsi mai nell'ascqua della fontana, perchè altrimenti sarebbe morta. così continuava a guardare quello zampillo sempre da lontano, all'ombra del tiglio. il desiderio di rinfrescare il viso dopo i lunghi pianti era grande, quanto la paura delle conseguenze di tale gesto. un giorno, mentre piangeva pensando al suo principe ormai forse giunto a nozze, pensò con dolore che senza di lui non aveva alcun senso vivere... anche se dopo cent'anni sapeva ke la sua giovinezza sarebbe rimasta intatta, cosa ne faceva di quella bellezza, potendo solo piangere sulla tomba del suo amato?. senza più pensare, si alzò, cosciente del suo destino e si avvicinò alla fontana...l'acqua era più lucente ke mai, come mai l'aveva vista... e così, ormai senza più alcuna paura si sedette sul bordo di sassi e si affacciò sull'acqua aspettando la morte. vide il suo viso, stanco, sofferente, ma forse per questo ancora più bello e si soffermò davanti alla propria immagine... in quell'istante sentì singhiozzare, e riconobbe in quei singhiozzi la voce del suo principe..."amore" diceva tra le lacrime," perchè una così grande crudeltà, farti morire tanto giovane, solo perchè ci amavamo? pensavano forse che avrei tradito il mio amore sposando una principessa tanto malvagia? nessuna mai, avrà il tuo posto nel mio cuore...oh dolcissimo amore, e non aver nessun luogo dove venirti a piangere...non è più vita la mia...ho cercato, cercato ai quattro angoli della terra quel posto, a tutti ho chiesto, nessuno ha mai risposto!" la principessa si lasciò ad un pianto disperato...." amore mio,dolce mia principessa, ma io sento il tuo pianto, sto impazzendo?" la principessa si rese conto che attraverso quello che le era stato mostrato come il peggiore dei pericoli, poteva parlare e vedere l'immagine del suo amato. "sono qui, non stai impazzendo, sono viva e ti piango da tanto tempo amato mio" il principe scattò in piedi, incredulo, felice, con il cuore ke gli batteva forte nel petto e continuava a guardarsi attorno cercandola." no, non sono accanto a te,ma molto molto lontana, e solo la forza del tuo amore, ora ,potrà trovarmi e combattere tutti gli ostacoli che ti verrenno messi contro, fino ad abbattere queste mura e portarmi via lontano fra le tue braccia..." egli non esitò un solo istante, saltò veloce in sella e cominciò a correre seguendo la strada ke il cuor suo gli indicava. combattè draghi, maghi, tranelli, ma mai si diede per vinto, mai cedette alla stanchezza finchè si trovò dopo giorni e giorni ai piedi di quella montagna sulla cui cima si intravvedevano le guglie del castello. sguainò la spada, incurante delle spine ke laceravano la pelle, uccidendo scorpioni e serpenti velenosi, e riuscì ad aprire un varco che portava al giardino, in quell'istante, la fitta muraglia di rovi sparì per incanto e il sortilegio si ruppe. vide la sua amata principessa seduta sotto il tiglio, con il viso bagnato di lacrime. rimase senza parole al solo vederla nella sua dolcezza e in un sussurro la chiamò. incredula lei si volse a lui, si alzò e si gettò tra le sue braccia. si strinsero nel più forte e tenero degli abbracci, fusi in baci che desideravano da troppo tempo. lui la prese tra le sue braccia, scese dal monte e la posò sul suo cavallo ke la accolse con un forte nitrito di gioia. salì dietro a lei partì verso il suo castello, finalmente con il suo amore stretta a sè. l'amore aveva vinto contro tutto, persino contro la morte. la vita li aspettava e giunti al castello dove già si festeggiava, si fermarono, e lì vissero per anni ed anni ed anni, per sempre, felici e contenti.
al mio principe!